Le elezioni del 1948 in Italia furono le prime elezioni politiche dopo la fine della seconda guerra mondiale e furono caratterizzate da una forte polarizzazione tra le forze politiche che sostenevano il sistema democratico e quelle che lo avversavano.
Alcide De Gasperi, nato il 3 aprile 1881 e morto il 19 agosto 1954, è stato uno dei padri fondatori della Repubblica Italiana ed è stato uno dei leader più importanti della Democrazia Cristiana, partito che ha guidato l’Italia nel periodo post-bellico. De Gasperi ha svolto un ruolo chiave nella campagna elettorale del 1948 e nella difesa della democrazia in Italia. Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana dal 1945 al 1953 durante il suo mandato, De Gasperi, ha guidato il Paese in un periodo di grande trasformazione politica, economica e sociale. Protagonista della ricostruzione dell’Italia dopo la seconda guerra mondiale, contribuì a consolidarne la democrazia. De Gasperi ha guidato l’Italia durante la difficile campagna elettorale del 1948, in cui la Democrazia Cristiana vinse una vittoria decisiva contro il Fronte dell’Unità Popolare, che rappresentava una coalizione di partiti comunisti e socialisti.
Il Fronte dell’Unità Popolare, coalizione di partiti di sinistra, si presentò alle elezioni politiche del 1948 in Italia con l’obiettivo di ottenere una maggioranza parlamentare e formare un governo di sinistra. Il Fronte era composto principalmente dal Partito Comunista Italiano (PCI) e dal Partito Socialista Italiano (PSI), ma includeva anche altri partiti minori di sinistra. La coalizione era sostenuta dall’Unione Sovietica e dai suoi alleati. La campagna elettorale del Fronte dell’Unità Popolare fu contrastata dalla Democrazia Cristiana che sostenne una campagna elettorale basata sulla difesa della democrazia, della libertà e dell’anticomunismo. La vittoria della Democrazia Cristiana nelle elezioni del 1948 rappresentò una sconfitta significativa per il Fronte dell’Unità Popolare e consolidò la posizione della DC come principale forza politica in Italia per molti anni a venire.
Giuseppe Dossetti, nato il 16 febbraio 1913 e morto il 15 febbraio 1996, è stato un sacerdote cattolico, un teologo e un intellettuale italiano, nonché uno dei fondatori della Democrazia Cristiana. Dossetti ha svolto un ruolo importante nella costruzione della dottrina sociale della Chiesa cattolica, mettendo in evidenza l’importanza della partecipazione politica dei cattolici e della loro presenza attiva nella vita pubblica. Durante la campagna elettorale del 1948, Dossetti ha svolto un ruolo di primo piano nel promuovere la Democrazia Cristiana e la sua visione di una società democratica e cristiana. Dossetti è considerato uno dei maggiori pensatori cattolici italiani del XX secolo.
Luigi Gedda, nato nel 1902 e morto nel 2000, fu presidente nazionale di Azione Cattolica dal 1934 al 1946. Durante il suo mandato, Gedda promosse un maggiore coinvolgimento dei cattolici nella vita pubblica e politica del paese, e cercò di promuovere una maggiore partecipazione dei giovani ad Azione Cattolica. Gedda fu un convinto sostenitore della democrazia. Contribuì alla nascita della Democrazia Cristiana e svolse un ruolo importante nel sostegno della Democrazia Cristiana durante la campagna elettorale del 1948, promuovendo la partecipazione attiva dei cattolici italiani alla vita politica del paese.
Il 18 aprile 2030 si svolgerà a Roma un convegno durante il quale prof. Giulio Alfano, il dott. Luigi Giorgi ed il dott. Giuseppe Sangiorgi con le loro relazioni ci aiuteranno a capire il ruolo che questi tre protagonisti ebbero prima, durante e dopo le elezioni del 18 aprile 1948.
L’evento si svolgerà a Roma, in via di Pietra 70, nella sala della Quadreria – Arciconfraternita dei Bergamaschi.
L’evento è stato realizzato con il contributo dell’Istituto degli studi politici San Pio V.